Per noi liguri di levante il promontorio di Portofino è un riferimento: si dice che quando ha il cappello di nuvole addosso, il meteo sia destinato a peggiorare in tutta la zona.
Dimenticato dai radioamatori, soprattutto dal SOTA internazionale, è a mio avviso una meta interessante ancora da approfondire in molti suoi punti...
Ammetto che era da un po' di tempo che pensavo di provare a fare attività radio dal monte di Portofino, ma rimandavo pensando che vette più alte avrebbero dato maggior soddisfazione.
Con soli 610 metri di altitudine, questa cima particolare, immersa in un parco curato, è forse una delle più basse che io abbia mai attivato ma ha retto perfettamente il raffronto con le più blasonate.
Sono partito col treno delle 7:00 da Chiavari e alle 7:20 ero a Camogli. Da Camogli parte un percorso rurale, tra le case tipiche liguri, che risale la collina fino alla località San Rocco (di Camogli). Questa ascesa è una vera e propria scalinata, quasi non-stop, che richiede circa mezzora andando di buon passo. San Rocco è raggiungibile anche in auto, ma per chi arriva da fuori è tanta manna scendere dal treno e ritrovarsi a poche centinaia di metri dal sentiero.
Da San Rocco - chiesa si prende il bivio per la località Galletti che da lì a poco riprende la scalinata con aggiunta di via crucis e stupendi scorci verso Camogli, Nervi, Genova... E il ponente ligure, se non trovate foschia.
La tratta di scale termina più o meno insieme alla via crucis, con un poggetto panoramico, poi inizia il sentiero nel bosco e così in un'altra mezzora circa si arriva a sella Gaixella, appena sopra la località Portofino Vetta (raggiungibile in auto con possibilità di posteggio).
Da sella Gaixella, un crocevia di sentieri, ci son gli ultimi 30-40 minuti circa per arrivare a Semaforo Vecchio, cioè la cima del monte di Portofino.
Questa cima non è un picco a strapiombo e in estate è pure cinta dalla vegetazione lussureggiante che preclude la vista. Io sono arrivato poco prima delle 9:00 e mi son posizionato dove mi faceva comodo. Sul sentiero non ho incontrato nessuno e mi son sentito padrone del posto, peraltro ben attrezzato con tavoli, panche, pompa di acqua piovana per rinfrescarsi e protezioni in caso di pioggia.
Antenna Theta per 50MHz issata, scelgo una postazione all'ombra e inizio a cercare i qso.
La mattina passa piacevolmente, l'antenna fa il suo lavoro e riesco a collegare anche alcune stazioni siciliane (c'è il Field Day Sicilia VHF 50 MHz). La sensazione è che non ci sia un grande parco di operatori attivi, ma ad aumentare lo svago ci pensa la propagazione che in tarda mattinata apre per centro-ovest Europa e mi permette di collegare un danese e due inglesi.
Le possibilità per macinare altri piccoli DX in qrp ci sarebbe, ma ho molti sblateri da attivatori sparpagliati un po' su tutta la fetta di banda più popolosa e nel casino perdo un po' di brio e voglia di fare.
Le occasioni per provare micropotenze non sono mancate percui mi ritengo soddisfatto.
Verso mezzogiorno qualche escursionista raggiunge la cima. Un paio si fermano a farmi le domande di rito e ne approfitto per pranzare.
Dopo pranzo decido di smontare per fare una passeggiata nel parco, tentando un percorso differente da quello della salita e che non avevo mai fatto in precedenza.
Punto verso cima Tocca, che raggiungo, ma dalla quale la vista è scadente tra alberature e foschia. Non allungo fino a Semaforo Nuovo perché fa caldo, rimpiango l'ombra degli alberi della cima del monte e scappo rapidamente verso San Rocco.
L'ultimo tratto di scale mi tritura le ginocchia e costringe a fare molte pause. Arrivato a Camogli mi piazzo all'ombra di una via ventosa con un ghiacciolo al limone. Libidine in attesa del treno per il rientro...
Tutte le foto dell'uscita su flickr:
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