In tutte le mie attivazioni sota lungo il crinale ligure emiliano, ho sempre guardato il massiccio del Monte Ragola con un po' di rabbia: v'è che bella cima senza referenza.
Però negli ultimi aggiornamenti catografici del sota-uk, finalmente, è stata aggiunta con numero I-ER012; come farsi scappare l'occasione?
Il Monte Ragola è un massiccio ofiolitico che separa le valli del Ceno e del Nure, a confine quindi fra la provincia di Parma e Piacenza, e con i suoi 1700 m di quota è a livello con le vette di crinale regionale; il versante meridionale ha una acclività rilevante, con una superficie rocciosa compatta, a differenza di quello settentrionale, più dolce nello sviluppo.
Il panorama dalla vetta è stupendo: si apre l'intera valle padana e, in lontananza, si scorge perfettamente l'arco alpino coi suoi massicci più
elevati.
La mia solita modalità di attivazione è in qrp 40 m, e un piccolo apparato cinesino U-V, per farmi compagnia nella salita ascoltando le battute di caccia e se caso per tentare una chiamata nella banda dei 2 m; come sistema di antenna il classico dipolo fullsize per i 40 con balun 1:1, sorretto da canna da pesca di altezza variabile da 5 a 4 m, la configurazione a v- invert con i terminali a breve distanza da terra, facilita gli skip corti, ma in condizioni di propagazione favorevole non mancano collegamenti anche superiori ai 3-4 mila km.
L'accesso alla vetta è relativamente breve: poco meno di 3 km dal passo dello Zovallo, dove un ampio parcheggio permette la sosta, vi sono anche strutture per accendere il fuoco in modo sicuro e tavoli con sedute per una grigliata; da qui parte il sentiero 037 che nel primo tratto porta alla vetta del Monte Zovallo lungo una mulattiera ben segnata fino a quota 1450 circa, per poi ridiscendere
attraversando una sella da cui parte il sentiero indicato 037 EE (escursionisti esperti), da questo punto mancano meno di 1,5 km, la salita non è particolarmente impegnativa, ben poche volte si usano le mani, comunque il terreno ghiaioso e la presenza di salti di decine di metri impongono attenzione. Terminata la prima parte del sentiero, questo si snoda sul crinale del Ragola mediamente pianeggiante, la vetta è indicata da un bella croce con Cristo.
Seppur presente un terreno roccioso, le numerose fratture nei basalti che costituiscono la superficie agevolano il fissaggio del palo (canna da pesca) per l'antenna dipolo.
Nelle mie attivazioni, da qualche tempo, come sistema di alimentazione di ausilio, uso un piccolo pannello solare della potenza di circa 10W, quel tanto che mi è sufficiente per alimentare a consumo 0 di batteria lo FT817 nei momenti in rx, in questo modo riesco ad operare agevolmente per più di 3,5 ore con batteria Pbgel da 7 A.
Mi piace arrivare in vetta pochi minuti dopo l'alba per sfruttare i momenti migliori nella banda dei 40 m, solitamente sono operativo verso le 08:30 nella fase dell'anno in cui le giornate sono più brevi, circa 1 ora prima in estate. Come mio solito, una bella spazzolata alla banda per ascoltare il
“movimento”, e simpatica sorpresa un italico in attivazione /p IOTA dal nord Europa, DL/Ik1DDT con cui scambio un 59 per 59, a seguire un attivatore Flora Fauna dalla Polonia, quindi ben chiaro da subito che la propagazione punta a Nord, la cosa viene confermata con il QSO seguente con SM5DXR, fatti i 4 contatti burocratici per la convalida dell'attivazione mi cerco una frequenza tranquilla, e poi come al solito resterà tranquilla per poco, con interferenza a meno di 1 Khz sopra e sotto... va beh noi qrp siamo piccolini e magari non ci sentono.
A 7144 Khz, mi posiziono e faccio chiamata, dopo il primo contatto DK7JQ, a cui chiedo uno spot su sota UK si alza un bel pileup, che nell'arco di una mezz'ora mi permette una 40ina di contatti, praticamente tutti extra Italia verso il Nord Europa e la Spagna.
Prima della discesa, provo una chiamata in 2 m con il palmare cinese, e dopo un breve QSO sulla giornata di attivazione con IU2ILQ, passo la referenza SOTA.
Per chi vuole ripetere l'esperienza raccomando solo di affrontare con attenzione la parte finale del percorso, in particolare con attrezzature d'antenna pesanti o ingombranti, soprattutto nella stagione invernale.
73 IZ4VQS sempre qrp op. Alessandro