Volendo coprire più bande durante la mia attività in portatile, ho spremuto le meningi per trovare delle valide alternative. Inizialmente avevo pensato di costruire un piccolo accordatore a T ma la mancanza di alcuni materiali mi ha bloccato. Il peso sarebbe stato di circa 1 kg nella migliore delle ipotesi, ossia non totalmente trascurabile e il compromesso non mi esaltava. Alcuni giorni dopo, sulla scia di un fievole ricordo di qualcosa che avevo già visto o letto da qualche parte, ho pensato che potessi rendere "manualmente multibandizzabile" in totale rapidità un dipolo.
Si può fare, mi son detto: al termine di ogni spezzone di braccio deve esserci un collegamento (da poter interrompere) con la prosecuzione stessa del braccio e questo meccanismo verrebbe ripetuto per un certo numero di bande.
A me bastano 4 bande, per ora, e su queste quattro si basa il mio schema che è totalmente estensibile usando lo stesso criterio che, di fatto, è una serie di banali calcoli matematici e colpi di forbice. Ecco com'è fatto in sostanza (si possono usare spezzoni residui di cavi elettrici altrimenti destinati alla pattumiera perché troppo corti).
Il primo spezzone di braccio che ho predisposto è quello dei 10 metri, lungo 250 centimetri netti e munito di capocorda all'inizio e alla fine. Il capocorda iniziale è quello che si unisce al cavo coassiale e ognuno può sostituirlo col sistema di connessione che preferisce. Il secondo spezzone di braccio è lungo quanto basta per coprire la differenza tra i 10 e i 15 metri, quindi se sui 15 metri il dipolo avesse braccio 337 cm, la differenza col precedente è 337-250 = 87 cm. Il secondo spezzone è lungo 87 cm. Stesso discorso per il terzo spezzone, per i 17 m: il dipolo avrebbe braccio pari a 393 cm, a cui si sottraggono i 337 del braccio per i 15 metri, quindi 393-337 = 56 cm. Il terzo spezzone di cavo è lungo 56 cm. Identica la storia per il quarto spezzone, per i 20 m: il dipolo avrebbe braccio pari a 503 cm circa su questa banda, quindi dalla sottrazione con la lunghezza per i 17 m abbiamo 503-393 = 110 cm. Disponendo i nostri numeri in riga, abbiamo 4 spezzoni di cavo elettrico lunghi: 250 cm, 87 cm, 56 cm, 110 cm. Abbiamo già munito di capocorda lo spezzone di 250 cm, quindi si passa a lavorare sugli altri tre in questo modo: l'estremo finale di ogni spezzone termina con un capocorda mentre l'estremo inziale ha un coccodrillo. 15 cm dopo al coccodrillo, si fissa o salda un capocorda. lo schema sarebbe più o meno così: coccodrillo - 15 cm - capocorda - lunghezza X residua - capocorda finale
I 15 centimetri tra coccodrillo e capocorda sono quelli che permetteranno il giochino di separare i vari spezzoni di braccio del dipolo e operare multibanda, ma forse si capirà meglio dopo.
Una volta che abbiamo tutti gli spezzoni pronti, essi vanno uniti tra loro con del cordino secondo questo criterio:
il capocorda finale di uno spezzone viene legato con il cordino al capocorda dello spezzone successivo che sta 15 centimetri dopo al coccodrillo. Si crea quindi un ponte non-conduttivo che mantiene il braccio del dipolo unito meccanicamente. Il coccodrillo di questo spezzone di cavo che abbiamo appena legato col cordino resterà a penzoloni con la sua porzione di cavo e potrà unirsi al capocorda finale dello spezzone precedente chiudendo il contatto elettrico e realizzando quindi il nuovo braccio del dipolo. Succede questo:
spezzone 10 m - cordino e coccodrillo scollegato che penzola - spezzone 15 m (il dipolo funge sui 10 m)
spezzone 10 m - uniamo coccodrillo a capocorda precedente - spezzone 15 m (il dipolo funge sui 15 m)
E via così per commutare ogni banda: per commutare i 20 metri vanno collegati tutti i coccodrilli, mentre per i 17 che sono la "penultima" banda a mia disposizione, non va commutato l'ultimo spezzone e quindi il suo coccodrillo deve restare a penzoloni.
Per quello che è il sistema costruttivo adottato, dal punto di vista elettrico possono esserci piccole perdite di db dovute alla mancanza di una continuità "tipo da saldatura". Inoltre ci sono piccole interazioni tra gli elementi che simulate rapidamente via software consistono in un aumento dell'impedenza, praticamente come se il dipolo risultasse un pelo più lungo anche quando i vari elementi sono scollegati. Al contempo, questo aumento della lunghezza pare compensare con un pelo di guadagno ma siamo a livelli di trascurabilità.
Credo che per queste 4 bande (a cui si possono aggiungere i 12 m) i 15 cm di distacco tra uno spezzone e l'altro siano un buon compromesso.
Non essendoci trappole, bobine, ecc., il dipolo funziona come tale su ogni banda commutata e ha larghezza di banda relativa. La mia versione è realizzata con cavo elettrico da 1,5 mm e le lunghezze degli spezzoni sono state calcolate sulla carta e NON verificate tramite analizzatore: ho provato il dipolo in /P e l'FT817 a piena potenza 5w in FM non indicava swr (solo sui 15 metri si è accesa saltuariamente la spia della prima tacca). Presumo quindi che per istallazioni a V invertita a pochi metri da terra queste misure vadano benissimo. Lascio a voi lettori il divertimento di perfezionarle e, eventualmente, predisporre spezzoni di prolunga per i 30 e i 40 metri.
Ma le prove sul campo?
Questa antenna è stata creata pensando di usarla "dall'oggi al domani" ed è stata usata senza avere prove che ne confermassero la bontà delle misure e del rendimento.
A confermare il buon funzionamento c'è la mia uscita in /P nonché /SOTA e /QRP dai 1.250 m del m. Caucaso LG-037 effettuata il 1 ottobre 2011: oltre all'swr già indicato come buono, dal punto di vista operativo segnalo gli immancabili collegamenti europei a 1w fonia, poi ho messo a log una stazione dall'Australia (20 m fonia con 5w, 16.300 km QRB) e dal Brasile (10 m fonia con 5w, 9.500 km QRB).
Credo che questo possa bastare per scacciare i dubbi circa la validità dell'oggetto e, capiamoci, commutare manualmente ogni volta la banda da utilizzare non è divertente finché viene visto fine a se stesso ma al lato pratico è davvero un gesto di pochi istanti.
Ovviamente l'antenna può essere fissata anche a groundplane/in verticale. L'unico effetto negativo di questa scelta è dover abbassare il radiatore verticale per collegare o scollegare i coccodrilli: è un gesto che nel dipolo a V invertita è molto più rapido perché l'antenna è più vicina a terra in ogni sua parte. Tuttavia non c'è nulla di davvero faticoso e i tempi in gioco sono sempre nell'ordine di poche decine di secondi.
Buone autocostruzioni!
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