Dove ho messo il microfono? Avrei dovuto portare più tiranti. Che freddo, un pile in più non sarebbe stato una brutta idea. Piove, il k-way è rimasto nell'armadio di casa. Chiunque abbia attivato almeno una volta una cima sa benissimo quanto sia importante una buona pianificazione del contenuto dello zaino. Quando si è in portatile, lontani da casa e dall'auto ogni leggerezza o dimenticanza può compromettere sia l'attivazione (e questo è il meno) sia la sicurezza personale. In questo articolo, dedicato a chi per la prima volta vuole prendere parte al divertimento dell'attività SOTA, proverò a dare alcune linee guida su cosa mettere nello zaino per un uscita SOTA di un giorno.
Partiamo dalla sezione ricetrasmittente indispensabile per la nostra attività. E' banale ricordare che senza radio non si fa nulla, meno banale ricordare i cavi di alimentazione, la batteria, il microfono o il tasto telegrafico, eventuali auricolari. Una volta è capitato a tutti di dimenticare un connettore, una sciocchezza che però ha compromesso l'attivazione... è veramente frustrante, credetemi, camminare per ore sotto il sole o al freddo e, arrivati a destinazione, dover girare i tacchi perchè l'adattatore N-PL che serve alla nostra yagi è rimasto nel cassetto dello shack. Ecco quindi una lista di materiale radio, molto dipende dal tipo di antenna che intendete usare e dal tipo di appigli che avrete a disposizione, ma, nella situazione più sfortunata vi servira:
- il ricetrasmettitore
- microfono o tasto telegrafico con relativo cavo di collegamento
- auricolari o cuffie
- batteria/e e cavo di alimentazione per collegarla alla radio
- cavo d'antenna (verificare attentamente l'evenutale necessità di adattatori)
- foglio di log (blocco note) e penna (o meglio ancora matita)
- antenna (sia supporto che radiatore vero e proprio)
- accessori per il montaggio dell'antenna (tiranti, picchetti, anello centrale per verticali, martello per picchetti)
- adattatore di impedenza o balun (accordatore, scaletta bifilare, centrale per dipolo)
- nastro adesivo e coltellino multiuso
Passiamo ora alla parte relativa all'abbigliamento. Qui si potrebbe scrivere per giorni: tutto varia in funzione della stagione e dell'altitudine ma il concetto che sta alla base è sempre valido: utilizzare più strati (vedi foto) e mai sottvalutare la variabilità del tempo sia in inverno che in estate. Negli ultimi anni sono stati sviluppati parecchi tessuti sintetici studiati appositamente per il trekking che si asciugano da sudore/acqua in un baleno, analogamente per l'inverno è importante avere un primo strato molto caldo e traspirante per evitare da un lato di morir dal freddo, dall'altro di inzupparsi di sudore al primo sforzo. Investire qualche euro sull'abbigliamento, specie sul primo strato (quello che è a diretto contatto sulla pelle) è una cosa saggia. Veniamo alla lista:
- (4 stagioni) t-shirt/primo strato di ricambio (oltre a quella che avete indossato alla partenza)
- (4 stagioni) felpa di pile
- (4 stagioni) k-way
- (4 stagioni) pantaloni (consigliabile sempre lunghi) e calze adeguate alla stagione
- (4 stagioni) occhiali da sole
- (4 stagioni) scarponi o scarpe da trekking adeguate al percorso
- (autunno - inverno) seconda felpa di pile
- (autunno - inverno) primo strato per gambe (calzamaglia)
- (autunno - inverno) guscio o giacca antivento con cappuccio
- (autunno - inverno) guanti ed eventuali sottoguanti sottili per non essere troppo impacciati nell'uso della radio
- (autunno - inverno) cappuccio e sciarpa, utili specie quando si sta fermi
- (inverno) giacca pesante o piumino
- (primavera - estate) berretto antisole
- (primavera - estate) creme solari
Altro aspetto importante è l'idratazione e l'alimentazione. Mai lesinare sull'acqua anche quando si è certi di trovarla sul sentiero, in estate si può aver bisogno di miscelarla con sali minerali per compensare maggiormente la sudorazione; consigliabile l'uso delle sacche di idratazione (camelback vedi foto) che permettono di bere senza togliersi lo zaino tramite un tubicino in gomma. Il cibo è a vostra discrezione tenendo a mente la regola nutriente ma leggero, c'è chi ama i panini, chi le minestre fatte con il fornelletto (che però pesa), a voi la scelta; il consiglio è quello di non esagerare per evitare di appesantisi eccessivamente. Altamente consigliati gli alimenti energetici da mangiare durante l'escursione: la cioccolata è buona ma contiene tanti grassi (pesanti) e non contiene zuccheri velocemente utilizzabili dal corpo: suggerisco bustine di zucchero (quelle del bar vanno benissimo) o, addirittura, di fruttosio che è uno zucchero più semplice e quindi direttamente trasformabile in energia: lasciatelo scioglere sotto la lingua e verrà metabolizzato direttamente senza bisogno di passare per lo stomaco. Ottima anche la frutta secca (noci, nocciole, arachidi) sempre in piccole quantità. Ecco la lista:
- Acqua (MAI meno di 1,5 litri al giorno). In inverno può essere piacevole un thermos di thè caldo
- Zucchero o fruttosio in bustine sempre a portata di mano
- Panini o zuppe (in questo caso ricordare il fornelletto e le posate)
Infine e bene ricordarsi alcuni importanti oggetti che per la loro banalità è facile dimenticare quali:
- Cellulare ben carico
- Cartina della zona
- Macchina fotografica (questa non è fondamentale, ma qualche foto fa sempre piacere)
Questa è una panoramica di ciò che in genere è necessario portarsi sulla schiena per un'attivazione SOTA. Può sembrare tanto ma con qualche accortezza è facile riuscire a rimanere sotto i 9 kg di materiale, peso che uno zaino di medie dimensioni permette di portare senza affaticarsi troppo. Nell'immagine a fianco è descritto il modo migliore per distribuire i pesi all'interno dello zaino stesso, questa accortezza è veramente utile per evitare sbilanciamenti durante il trasporto.
Chiudo ricordando che per le attivazioni SOTA valgono le regole di buon senso applicate alle escursioni in montagna: mai sottovalutare il percorso o il tempo atmosferico, pianificare con cura e con una cartina l'uscita, avvertire sempre qualcuno della propria destinazione e, ricordate: meglio rinunciare ad un'attivazione che trovarsi in situazioni pericolose.
Buone attivazioni!