Mezzogiorno di fuoco il 24 luglio 2010, sotto il sole cocente prendo il treno e mi sposto a Sestri Levante (Ge) dove mi aspetta Gabriele IZ1KSW per trasferici il Val di Vara (SP) e salire al monte Gottero con un percorso "alternativo". Detto percorso parte dal Passo di Cento Croci, un valico tra Liguria ed Emilia Romagna, più precisamente tra le province di Parma e La Spezia. Il percorso carrabile, da Sestri Levante, procede alla volta di Varese Ligure (un famoso borgo dell'entroterra che viene spesso associato alla Val di Vara per i propri prodotti caseari e il primato quale borgo italiano più ecologico). Da Varese Ligure al Passo di Cento Croci la strada non è lunga ma ricca di tornanti in salita che portano fino alla quota del passo, dove si ergono maestose 4 pale eoliche che catturano il vento teso tipico della zona.
Siamo al passo intorno alle 15:00 e da lì comincia la salita verso il monte Gottero, seguendo le indicazioni dei segnavia. Il primo tratto, sotto il sole, è composto da pascoli mentre il sentiero vero e proprio è avvolto da una faggeta ombrosa e piacevole. Ciò che rende la nostra salita meno godibile è prima di tutto il vento, tesissimo, seguito da una deviazione su un sentiero (secondario) che sale ripido a una delle cime secondarie del gruppo del Gottero da dove poi proseguiremo, fuori da ogni indicazione e cartello, verso l'ultima tratta parzialmente priva di vegetazione per via degli affioramenti rocciosi del fronte meridionale del monte. L'arrivo al prato che ci ospiterà, tra i suoi pochissimi alberi, è alle 17:00 circa.
L'entusiasmo è alle stelle, al punto tale che mi convinco "di poter fare il botto" ma i due brasiliani che ascolto da lì a poco non riescono a tirarmi fuori. La banda, per il resto, è deserta. Alcuni corrispondenti in fondovalle sembrano confermare una giornata di propagazione diversa da quella dei giorni precedenti, forse troppo lunga e difficile da cavalcare. In 20 metri, Gabriele abbozza la partecipazione al contest e comincia a mettere a log un po' di gente. "Solita roba", come si suol dire. Lo svago radiantistico lascia rapidamente spazio al piacevole panorama che si gode dalla vetta. Il vento, che soffia da tutto il giorno, ha tenuto lontano la foschia e dal monte Gottero possiamo vedere le Alpi Apuane, la Corsica e le isole davanti alla Toscana. Tutto il Golfo di La Spezia e la Versilia sembrano a portata di braccio, pare di poter spingere la vista fino alle prime coste del Lazio.
Il tramonto è infine un coronamento di colori su un paesaggio raro da vedere. Smontiamo le attrezzatture e scendiamo a valle all'ora del buio con la luna piena alta in cielo. E' stata una giornata particolare sotto molti aspetti, che potrei definire baciata da una rara magia che in tantissime altre occasioni ci sarebbe sfuggita.
Siamo tornati sul monte Gottero verso la fine di settembre. E' stata un'altra piacevole giornata, sebbene peggiore dal punto di vista paesistico (c'era nebbia) che ha valso ascolti d'oltre oceano con Giapponesi e Americani in 17 metri, nel primo pomeriggio, che ricevevo come se fossero stati lì, sulla colline difronte. La propagazione non s'è lasciata cavalcare bene come la volta precedente ma confido di tornare ancora su questa bella cima. Grazie per le emozioni, monte Gottero! Stefano IZ1OQU