Domenica 16 ho pensato che sarebbe stato un vero peccato sprecare l'insolita anomalia termica che ha portato temperature decisamente primaverili in pieno inverno. Così, approfittando dell'invito di alcuni amici per un'escursione, ho deciso di infilare radio e antenna nello zaino con l'intento di attivare la vetta del monte Montarlone LG-025 (1500m). Il sentiero, percorso la scorsa estate, non è stato migliorato nè i segnavia ripassati tanto che sono riuscito a smarrire nuovamente il percorso, per fortuna l'ho ritrovato poco più a monte; il consiglio per chi vuole accedere al monte dall'abitato di Lovari è quello di prestare estrema attenzione ai segnavia in particolare poco dopo l'attacco del sentiero, dove il tracciato piega improvvisamente a destra in mezzo alla vegetazione bassa (felci) senza adeguate segnalazioni.

Attivazione monte Montarlone di Gabriele IZ1KSW

Arrivati sulla vetta lo spettacolo è stato entusiasmante, l'unica nuvolosità visibile era quella della foschia in pianura padana, tutto il resto, a 360° era libero: lo sguardo poteva spaziare dal mar Ligure sino alle vette alpine dell'estremo ponente ligure, e da qui, ripartire seguendo tutto l'arco alpino con le sue cime innevate sino alle alpi lombarde. La temperatura era gradevole, certamente sopra agli 8 gradi e, grazie al sole, la temperatura percepita era primaverile. Ho montato alla svelta una canna da pesca da 10 metri fissandola alla croce sulla cima tramite fascette da elettricista (metodo di fissaggio molto rapido) e ho iniziato le chiamate in 30m poco prima di mezzogiorno. La banda non era particolarmente viva e forse neppure la mia antenna montata bassa rendeva molto. Poco male: dopo qualche collegamento ho pranzato assieme agli amici che mi hanno accompagnato sulla cima. Dopo pranzo ho deciso che l'attività radio poteva essere sufficiente così ho smontato l'attrezzatura e ho accompagnato i ragazzi nella seconda parte dell'escursione che prevedeva il raggiungimento del rifugio Foppiano (circa 40 minuti dalla cima).

Attivazione monte Montarlone di Gabriele IZ1KSW

Un episodio potenzialmente pericoloso è successo appena dopo pranzo quando due escursionisti che si erano fermati poco sotto la cima hanno rischiato (a causa di un fornelletto da campeggio che si è rovesciato) di dar fuoco a un prato, fortunatamente ce ne siamo accorti e siamo corsi a dare una mano... ci sono volute 4 persone per evitare che il fuoco si propagasse... pare incredibile che in pieno inverno e con tutte le precipitazioni che ci sono state sia possibile un incendio ma l'erba del prato era completamente secca e, assieme al vento, costituiscono le condizioni ideali per il propagarsi delle fiamme: quindi mai sottovalutare i potenziali pericoli derivanti dai nostri comportamenti sui monti!

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