Partenza ore 16:00 di sabato 7 agosto, da Chiavari (Ge) alla volta del monte Aiona in zone Val d'Aveto Meridionale. Presenti il sottoscritto Stefano IZ1OQU e Gabriele IZ1KSW. Il programma prevede di raggiungere veicolarmente la località che ospita le casermette della forestale del Monte Penna e poi seguire l'Alta Via dei Monti Liguri dal passo dell'Incisa, seguendo il versante settentrionale del Monte Nero, fino al Passo della Spingarda, e poi risalire il fronte orientale del monte Aiona fino in vetta. Il percorso veicolare scelto parte da Chiavari, attraversa Val Fontanabuona, Passo della Scoglina, Priosa, Rezzoaglio, Amborzasco e Passo del Chiodo ed è lungo quasi 2 ore considerando sempre un po' di traffico nelle valli. Con questo stesso percorso si può accedere al più vicino Monte Penna, del quale ci troviamo alle pendici.
Alle ore 18:00 circa si parte lungo il sentiero nel bosco che sale al Monte Nero, particolarmente ripido e dal fondo coperto di foglie, che conduce poco sotto la sommità del monte ove transitano e pascolano mucche e cavalli. Superato questo fronte in salita, si scende verso il Passo della Spingarda su un percorso dal fondo irregolare ricco di rocce spezzate da terra o erba bassa. Dal Passo della Spingarda si sale quindi il versante orientale del Monte Aiona, che non è altro che una vera e propria sassaia in salita che spiana poco prima della sommità, delineando un paesaggio aspro e inospitale, battuto dal vento, dalle intemperie e distrutto dalle gelate invernali. L'ultima parte del sentiero, marcato solo dai segnavia sulle rocce e totalmente inesistente a terra, porta alla panoramica vetta che ospita il crocifisso. Il paesaggio che si vede da qui è già stato definito da altri come “lunare”, per via della grande quantità di roccia e assenza di vegetazione. Siamo quindi in vetta alle 20:00 circa e montiamo la tenda poco sotto la cima, per restare protetti dall'aria tesa che arriva da mare. Alle 20:30 circa sono pronte anche le verticali per 10 e 20 metri e la moxon per i 2 metri.
Il sole scende rapido e brucia all'orizzonte tra le cime liguri e per noi comincia l'attività radio. Gabriele contatta numerosi operatori della zona 2 che sollecita alla partecipazione al contest del giorno dopo mentre io ascolto Brasile, Cile e Giappone e mi mangio le mani per non riuscire a passare il pileup. Porto però a casa il qso con un Cubano che mi vale più di 8.000 km di qrb e mi solleva un po' di tutte le volte che la pioggia mi ha costretto a fuggire dai monti negli ultimi mesi. La notte passa rapidamente e il meteo ci è favorevole! Al mattino smontiamo la tenda e prepariamo il setup per contest in VHF. Al momento di montare la direttiva yagi 6 elementi ci accorgiamo della mancanza di alcuni pezzi e bisogna ripiegare all'uso della moxon. Nei miei piani c'era la volontà di provarla per confrontarne il rendimento rispetto alla yagi, considerando le ridotte dimensioni, ma questa volta è lei a dover prendere in mano la situazione e affrontare di petto il contest. Alle 9:00 dell'8 agosto cominciamo a operare. Spero nell'apertura dei 10 metri ma ripiego in 20 dove mi viene segnalata la presenza di una stazione dalle isole Hawaii, che in effetti ascolto molto bene! Il pileup è feroce, mi devo arrendere dopo diverse chiamate, così spazzolo la frequenza alla ricerca di operatori meno bersagliati.
Gabriele in VHF pare entusiasta della moxon e stupito del fronte-retro che definisce superiore alla yagi e molto più redditizio. L'attività in HF per me si concentra verso nord ed est Europa, con piacevoli qso e grandi soddisfazioni per le stazioni che arrivano con 400 e più watt, collegate utilizzando appena 2 w. Butto anche un orecchio in 40 metri, dove ascolto molti qso nazionali ma il disadattamento del mio radiatore non consente di operare. Nel mezzogiorno Gabriele pesca alcuni operatori dalla zona 9 e uno spagnolo mentre tra i contatti interessanti per me metto a log EE1URO/P operante sota da EA1/OU-003 monte Manzaneda 1.776 m slm, nella Spagna nord occidentale, che era molto entusiasta del contatto cima-cima. Chiudiamo la giornata, soleggiata ma con forte vento, alle ore 15:30 circa. Un velo di nebbia, tipica per questa cima, sale dal mare e ci avvolge dopo tanto sole e vento. Portiamo a casa quasi 30 contatti io e 60 Gabriele. La moxon autocostruita ha dato i suoi ottimi frutti ed è destinata a diventare antenna ufficiale: poco peso, grande resa e quindi ottima soluzione per il sota. Il percorso di rientro sembra più tosto di quanto non fosse a salire, ma abbiamo alle spalle un bellissimo weekend di paesaggi, contatti radio e tanto divertimento che ci fa guardare già oltre verso la prossima cima! Attrezzatura usata: mezzonde filari per 20 e 10 m, moxon per 2 m, yaesu FT817 e batterie lipo. 73 de IZ1OQU e IZ1KSW