Spesso, parlando di sentieri, ci si concentra principalmente a quelli d'alta quota ossia quelli che raggiungono i monti giacché i monti, per la loro conformazione orografica e presenza di vaste aree arboree, non sempre sono raggiungibili carrabilmente, ma un sentiero non manca mai. Questo nesso porta un po' di ombra sul resto dei sentieri che soprattutto in Liguria sono molti e sono sparsi ovunque. Con questo breve articolo cerchiamo di capirli un po', nella speranza di aprire un ventaglio di piccole ma interessanti possibilità escursionistiche anche per chi ha difficoltà ad allontanarsi troppo con (o senza) la famiglia da casa. Userò spesso la parola "sentiero" per indicare genericamente non solo i sentierini in terra battuta, ghiaia o erba molto rustici ma anche le mulattiere e le scalinate che sono tali perché qualcuno ha deciso di sistemare un precedente sentiero che altrimenti sarebbe stato distrutto dal transito continuo o dal ruscellamento di acqua.
La prima cosa da dire è che la terra di Liguria è una terra di contadini e non solo di pescatori: alcuni ricorderanno che a scuola ci insegnavano ad andare fieri dei terrazzamenti, ossia quelle sistemazioni del terreno che rendono le colline coltivabili grazie a un gioco di muri a secco e riempimenti in terra che formano questi gradoni che si inerpicano sui versanti. Dove ci sono i terrazzamenti, ossia i campi, ci sono dei sentieri. Molti di questi sentieri servivano o servono tuttora ai contadini per spostarsi rapidamente di quota e saltuariamente sono intervallati da piazzole con rustici (i famosi fabbricati rurali), o semplici baracche e tettoie di deposito attrezzi o pollai. Il tempo e l'azione dell'uomo hanno trasformato parte di questi sentieri in strade ghiaiose e polverose, ma solo dove il dislivello non era proibitivo e addirittura alcuni in carrabili asfaltate, dove c'era modo di elevare nuove case.
La seconda cosa molto importante è che dove ci sono nuclei abitativi, storicamente al centro di zone facilmente coltivabili, ci sono delle chiese. Le chiese sono il fulcro della vita dei vecchi borghi e i contadini non avevano problemi a spingere i loro sentieri in direzione delle chiese, ottenendo quindi un unico passaggio per più scopi. Quindi dove un sentiero conduce a una chiesa è più facile che questo si sia mantenuto in decoro, pulito da rovi e foglie cadute, magari con un fondo completato in mattoni e ghiaia o qualche gradonatura in cemento piuttosto che non pietre a spacco.
Contadini, campi, chiese... Con questi elementi penso di aver individuato i punti salienti e il cerchio si chiude con colline e valli: i campi terrazzati stanno sui fianchi collinari, le chiese spesso stanno sul cucuzzolo delle colline e le colline dividono le valli quindi se un sentiero sale da una valle, attraversa i campi della collina e poi raggiunge una chiesa, quasi sicuramente scenderà dall'altro lato della collina, dove ci saranno altri campi e porterà nell'altra valle. Le chiese, conseguentemente, sono collegate tra loro da altri percorsi, in alcuni casi ormai asfaltati. Facile? Questo accade nel 90% dei casi, in Liguria. E' una stima bonaria: è possibile che un sentiero muoia nel nulla se la pendenza aumenta troppo da rendere il territorio impraticabile per le attività umane o se la vegetazione è troppo aspra o inadatta per essere utilizzata a fini colturali. C'è infatti da dire che ulivi e castagni la fanno da padrona, ma dopo di loro ci sono i pini e i faggi nei confronti dei quali l'attività dell'uomo, oggi, si ferma.
Come capire dov'è un sentiero?
Nell'ultima immagine (qui a lato) esplicativa per individuare la presenza di sentieri, è marcato in linea tratteggiata gialla il sentiero nascosto. La linea tratteggiata azzurra, invece, individua un fosso.
Non è semplicissimo e bisogna usare un'insieme di accorgimenti e verifiche incrociate dei quali elenco i più comuni, che io stesso utilizzo:
- verificare la presenza di scalette/mulattiere/sentieri battuti ai bordi delle strade, anche quelle carrabili più grandi;
- controllare se i percorsi di cui al punto precedente abbiano simboli o cartelli che ne indicano le caratteristiche (pallini rosso+bianco, freccia rossa, triangolo rosso ma anche indicazioni tipo Lorsica 30' > Orero 20' > Romaggi 1h40' oppure "sentiero della Sbiriguda" "percorso delle 5 Terre");
- dove i percorsi non hanno simboli, verificare la presenza di chiese sui crinali;
- dove si pensa che ci sia un percorso ma non lo si riesce a vedere causa erbecce, verificare la presenza di pali telefonici o impianti simili: spesso venivano usati i sentieri per portare le linee aeree vicino alle case in modo da non dover fare lavori specifici d'accesso;
- utilizzare mappe online (tipo google map) per capire se ci sono aree coltivate, ma anche incolte, spezzate da solchi di terra battuta o prive di vegetazione: questi solchi possono essere sentieri, mulattiere, ma anche fossi... (dove ci sono i campi, serve pure l'acqua);
- chiedere ai vecchi del posto se conoscono i percorsi: è una tecnica vincente, anche se la Liguria è rinomata per avere una popolazione di vecchi dall'indole schiva e scettica, che a domande simili potrebbero squadrarvi in tutta la loro perplessità, per poi magari lasciarsi andare con qualche racconto storico.
Con queste indicazioni ci si può muovere facilmente e il risultato, soprattutto per chi abita vicino alla costa, è garantito: in 1h30' massimi si possono percorrere dai 3 agli 8 km non impegnativi (dislivelli mediamente compresi tra 100 e 400 m) di pendenza dolce, con ampie visuali sui golfi, senza alcuna necessità di utilizzare veicoli, gustando i panorami della Liguria rurale.
State già guardando le cartine?