Per diverso tempo la radio per fare qrp dalle cime è stata per me lo Yaesu FT-817, inutile che io stia qui a spiegare tutti pregi del gioiellino di casa Yaesu tutti lo conoscono e in moltissimi lo usano con grande soddisfazione. Tempo fa, quasi per gioco, infilai nello zaino anche un qrp autocostruito (non da me) per i 30m CW, si trattava dello Small Wonderlab SW+30, uno scatolotto piccolissimo e più leggero dell'817. I primi QSO con la nuova radio non furono facili: la potenza è di soli 2W e non si dispone certo del filtro stretto per il CW, nè del frequenzimetro digitale e, a dirla tutta, neppure di un VFO molto preciso. Dopo i primi test quindi pensai che la radio fosse certo un bel giocattolino con il quale stupire gli amici ma niente che potesse far solo pensare di lasciare l'FT-817 a casa.
E' passato qualche mese e l'FT-817 a casa ci è rimasto davvero durante le mie attivazioni SOTA. Mi e' servito un po' di tempo per capire questo nuovo modo di fare radio ma alla fine ho realizzato che utilizzare questi accrocchi qrp ti costringe a migliorare di molto le tue capacità di operatore: devi imparare, ad esempio, a centrare un segnale anche senza frequenzimetro, a distinguere la trasmissione che ti interessa in mezzo ad altre, a non contare su DSP e noise blanker, in fondo si ha per le mani un aggieggio che in RX consuma 65mW!. I collegamenti, con un po' di pazienza, non sono mancati e l'SW+30 si è dimostrato un buon apparato anche quando mi sono trovato nel pileup della prima attivazione SOTA internazionale, 40 collegamenti in un ora da tutta europa credo che dimostrino, al di là delle parole, che 2W sono più che sufficienti per divertirsi in portatile.
Tutto questo ritengo che sarebbe già sufficiente ma, quando si parla di qrp, i QSO sono solo metà del divertimento: già perchè prima di trasmettere bisogna realizzarla la radio! Qui non mi dilungo sul tema del valore dell'autocostruzione in sè, io non mi ritengo un autocostruttore nel senso che da una manciata di resistenze e condensatori non saprei mai tirar fuori qualcosa di funzionante, mi mancano le basi della pratica benchè la teoria l'abbia studiata piuttosto seriamente. Fattostà che qualche settimana fà ho ordinato il kit dell'SW+20, il fratello per i 20m dell'SW+30 e, saldatore alla mano, in una giornata (intendo dire in 6-8 ore di lavoro) ho terminato il montaggio di tutti i componenti sulla basetta della radio; le istruzioni di montaggio sono molto chiare e approfondiscono concetti base come fare una buona saldatura o come avvolgere un toroide che per molti possono sembrare banali ma per il sottoscritto sono risultate utili.
Chiunque abbia mai dedicato del tempo alla costruzione di un kit sa che la parte difficile stà nella calibrazione della radio, infatti non basta saldare in qualche modo i componenti e dare corrente, ci sono trimmer da regolare, bobine da stringere e allargare per fare in modo che la radio riceva a 14Mhz e non, per esempio a 13Mhz. Incredibilmente, e lo dico con sincero stupore, la radio è risultata sin dalle primissime prove discretamente in frequenza con un range di TX/RX che parte da 13.900 e arriva sino a 14.100 (più che sufficiente per il CW). Con il prezioso aiuto di Lucio I1NOL ho regolato infine la potenza di trasmissione fino al massimo cioè 2W, il primo collegamento con un operatore svedese ha confermato la bontà del lavoro fatto. In conclusione mi permetto di dire che mettere mano ad un kit del genere è veramente alla portata di chiunque sappia fare una saldatura ben fatta, certo bisogna stare attenti durante le fasi di montaggio ma se si seguono scrupolosamente le istruzioni passo-passo il risultato è pressochè garantito, e il divertimento è assicurato! A presto... in 20 metri!
Aggiungo una nota all'articolo solo per ringraziare Stefano IZ1OQU per le foto che vedete su questa pagina e che potete trovare anche su Flickr. Stefano si è dedicato alla costruzione dell'SW+20 poco dopo di me, qualche grattacapo in fase di taratura è stato brillantemente risolto da Stefano e il risultato è quello di una radio perfettamente funzionante e con un range di frequenze più preciso del mio. Ottimo lavoro Stefano!