Le ferie, anche quest'anno, sono finalmente arrivate e con loro e' arrivata l'occasione di fare un po' di attivita' che erano in programma da tempo ma che, per un motivo o per l'altro, sono state rimandate. Qualche pomeriggio fa, assieme a Lucio I1NOL abbiamo passato qualche ora diverendoci tra CW, QRP e antenne improvvisate godendoci il fresco su una panchina nei pressi del monte S.Nicolao. Non si e' trattato di un'attivazione SOTA visto che per arrivare abbiamo utilizzato la macchina, ma il divertimento e' arrivato assieme ai corrispondenti da tutta europa collegati in 40m con il famigerato "pezzo di filo accordato" che certamente farebbe rizzare i capelli a Stefano IZ1OQU.
Per dovere di cronaca bisogna dire che abbiamo usato anche un ottimo dipolo per i 30m realizzato proprio da Stefano che ci ha dato la possibilita' di collegare con soli 2W di potenza diversi OM europei. Come ho detto poco fa non e' stata un'attivazione ma solo un modo per passare un pomeriggio facendo radio e divertendosi: questo modo di far radio lo consiglio (nel caso ce ne fosse bisogno) a tutti gli scettici del SOTA, quelli a cui non interessano i log e i punteggi, e' uno splendido modo per avvicinarsi all'attivita' QRP in montagna e, come si suol dire... l'appetito vien mangiando!
Altra splendida giornata di queste ferie estive e' stata Giovedi'. Assieme a Giorgio IK1YPD, abbiamo deciso di raggiungere il monte Tomarlo, "il grande dimenticato" fra le cime della nostra zona visto che non e' mai stato attivato negli utlimi tempi, a differenza della maggior parte delle cime levantine. Neppure in questo caso c'era l'intenzione di attivarlo, volevamo solo fare due passi e chiarirci le idee sul sentiero di accesso alla cima che in effetti si e' rivelato praticamente inesistente. Partendo dal vicino Passo del Tomarlo si segue un sentiero largo e ben segnato per i primi 300-400 metri, dopo e' necessario piegare a destra e iniziare a salire il declivio in mezzo al bosco senza la presenza di alcuna traccia di sentiero. Fortunatamente in breve si giunge alla cresta del monte dove la traccia del sentiero che ci accompagna sulla cima e' piu' evidente anche se e' necessario prestare molta attenzione a non scivolare sulle roccie visto che lo strapiombo alla nostra destra e' tutt'altro che trascurabile, a questo proposito ricordate sempre di aggirare le grandi roccie sul lato del pendio boscoso per evitare di trovarsi a dover affrontare passaggi troppo difficili o rischiosi.
Dalla cima lo spettacolo e' mozzafiato, lo sguardo spazia a 360 gradi interrotto solo dal massiccio del Maggiorasca che chiude lo sguardo in direzione nord. Lo spazio per le antenne non e' molto, ma con qualche accorgimento e sfruttando l'orografia e' possibile montare anche antenne di discrete dimensioni. Aprofittando del relativamente breve tempo impiegato a raggiungere la cima abbiamo fatto qualche prova di transito sui ripetitori locali grazie al palmare di Giorgio IK1YPD, in particolare, e' stato interessante constatare il buon funzionamento del neo nato RU14A. Tornati al passo del Tomarlo ci siamo resi conto che, vista la giornata splendida, sarebbe stato un peccato non approfittarne per raggiugere, in circa 1 ora e 30 di cammino, il Monte Maggiorasca, recentemente attivato da me e Stefano IZ1OQU.
Il dislivello coperto dal sentiero passando di qui e' di circa 350 metri, non molti confrontati con i quasi 800 del sentiero che sale al Maggiorasca da Rocca d'Aveto, per questo motivo questo accesso si rivela ideale per chi e' un po' fuori allenamento o, semplicemente, ha poco tempo a disposizione. Gran parte della salita e' coperta nella prima parte del sentiero che risulta sempre ben segnato e mai pericoloso. Si procede tra macchie boscose e radure letteralmente invase (in questo periodo) da piante di frutti di bosco, in particolare lamponi e mirtilli. Raggiunti i 1700 metri la vegetazione scompare e l'ultimo tratto di sentiero attraversa i prati del versante sud del Maggiorasca. Raggiunta la cima, assieme a Giorgio, abbiamo pranzato e, prima di scendere c'e' stata la curiosita' di un DX digitale. Giorgio, quasi per caso, ha impegnato un gateway d-star (ir3uef) in provincia di Padova, considerando la potenza esigua (5W) e la banda UHF penso si possa considerare a tutti gli effetti un dx... digitale hi! Alcuni dettagli per i piu' curiosi: il gateway e' installato sul monte Ricco una collina di 330 metri di altitudine nel comune di Monselice. Il qrb e' di quasi 200Km in UHF con l'antenna del palmare che si vede bene nelle foto... niente male veramente! Altre foto della giornata sono disponibili su Flickr