La zona dell'alta Val Taro e della val d'Aveto è caratterizzata da crinali con vette prossime a 1700 m, ed una morfologia ed un paesaggio eterogeneo, passando da fitte foreste di conifere o di faggete a zone di brughiera o sassose ed aspre...
Le cime sono per buona parte referenziate SOTA ed è quindi un'ottima occasione per fare attività /p; se uno se la sente, nel corso di una giornata può procedere all'attivazione di più cime, quasi tutte collegate dal sentiero denominato Alta Via dei monti Liguri.
Il monte Aiona è una delle vette più particolari della zona, quasi priva di vegetazione ad alto fusto e con diffusissimi blocchi di peridotite sui suoi versanti; l'acclività modesta fa presumere erroneamente che la sua quota sia di molto inferiore ai 1700 m circa ma, salendo, si sentono.
La via più semplice per raggiungere la cima, soprattutto provenendo dall'Emilia, è avvicinarsi nei pressi della Caserma del Penna e proseguire in direzione del Passo dell'Incisa dove parcheggeremo l'auto, da lì seguendo il sentiero Alta Via dei Monti Liguri, attraverseremo prima una fitta faggeta per poi giungere al passo della Spingarda da cui inizia la salita sul versante orientale del Monte Aiona.
Il dislivello del percorso, che si sviluppa in circa 4.5 km, è di poco inferiore ai 250 m per giungere ai 1700 della vetta.
Ma parliamo di radio e di qrp: la referenza del Monte Aiona per il SOTA è I-LG340, ma il sito merita un'attivazione anche da parte di chi non pratica attività sota: completa e assoluta assenza di disturbi elettromagnetici, la più vicina linea elettrica è a qualche decina di km.
La vetta è pianeggiante e c’è modo di posizionare le antenne con facilità, anche un dipolo per i 40 trova rapidamente collocazione.
Unica pecca la diffusa presenza di materiali ferromagnetici, trovare l'apertura giusta per il dipolo richiede un po' di pazienza, soprattutto per me che pretendo swr 1:1 e impedenza 50, sempre senza accordatore.
Dopo la bella camminata, sono arrivato in vetta verso le ore 9, posizionata l'antenna nei pressi di una rosa dei venti realizzata su supporto metallico ho impiantato la stazione qrp con FT817 e batteria Pbgel con alimentazione ausiliaria data da un pannello fotovoltaico che in condizioni ottimali produce circa 350 mA, quindi sufficienti a coprire il consumo in ricezione dell'apparato.
Propagazione, come si verifica da un po' di tempo, tragica, poi una discreta apertura verso il Nord Europa, Germania, Paesi bassi, Polonia e Francia settentrionale... Italiani... Solo due su una trentina di qso.
E non mi lamento: quest'anno è già successo di non raggiungere il minimo di qso per l'attivazione nel corso di un'intera mattinata, ma va beh, fa parte del gioco.
I consigli che posso dare agli attivatori sono, portatevi l'acqua, abbondante che non vi sono sorgenti perenni sul percorso e se avete paura dei cavalli (sopratutto cavalli curiosi) state tranquilli che non fanno nulla.
La zona è ben frequentata da escursionisti, quindi pazienza e tenete pronta la lezione che cos'è un radioamatore e che cosa fa, che poi vi fanno la foto e ve la trovate su un sito di trecking...