Decisione last-minute, ma tutto è pronto: partenza all'avventura verso il monte Caucaso, una cima ormai stranota ma con qualche conto in sospeso.
Ghiotta occasione in questo weekend di metà luglio 2015: contest apuglia e field day watt x miglio vhf cadono lo stesso giorno ed è una joint-venture ideale per portare in aria molti operatori.
Cima vecchia fa buon brodo è il motto per questa uscita portatile e sebbene lo spirito da esploratore mi suggerisca di cercare qualche vetta più lontana, è quello da avventuriero che mi fa scegliere il Ramaceto (sota I/LG339 e WxM LG039): salirò da un percorso mai utilizzato in passato, perché lungo, e trascorrerò la notte in vetta all'addiaccio. Sarà un banco di prova.
I giorni che partiamo all'avventura senza farci illusioni sono proprio quelli che potrebbero stupirci. E' il caso di questa domenica dapprima nuvolosa, poi pesantemente soleggiata, in cui ho deciso di fare un giro a Punta Baffe per visitarne la Torre, DCI Ge114. Con me c'è la fedele mountainbike e uno zainetto di attrezzatura radio: il minimo indispensabile per divertirmi, se c'è la possibilità di farlo.
Dopo tanto divertimento con le attivazioni del DLI, per curiosità, e per l’abbondanza di vette referenziate nella prossimità del mio QTH ho voluto sperimentare il SOTA. La cima prescelta è il M.te Tomarlo, massiccio roccioso basaltico (roccia che ha dato non pochi problemi per l’antenna) lungo la linea di crinale fra Emilia e Liguria, con quota 1602 m slm Raggiungere la vetta è semplice, nei pressi del Passo omonimo, esiste un ampio parcheggio, da li seguendo una mulatiera per i primi 300 m si entra in un bosco di faggio tenendo come direzione la linea di crinale della vetta da raggiungere, il percorso non è particolarmente impegnativo, ma necessita di attenzione, il sentiero è inesistente, e le scarpate sono particolarmente insidiose con salti di decine di metri quasi verticali.