Qualche tempo fa, dopo l'acquisto di una direttiva yagi 2 elementi, ho cominciato a interessarmi della sua parente stretta chiamata "Moxon" dal nome di colui che la progettò. La prima cosa che mi saltava all'occhio erano le dimensioni: rispetto a una yagi 2 elementi classica, la moxon ha un raggio di rotazione minore per via degli elementi ripiegati e non necessita di adattatori di impedenza poiché nel punto di alimentazione presenta 50 ohm. Molti potrebbero osservare che anche una yagi può avere 50 ohm e io stesso non lo nego, ma con la propria conformazione ad elementi ripiegati la moxon ha l'ulteriore pregio di avere un marcato rapporto fronte/retro che la direttiva classica a 50 ohm non ha. Promossa sulla carta, la moxon andava realizzata al meglio.
Già tempo fa avevo avuto modo di elencare le possibilità di fare interessanti DX in QRP durante l'attività in portatile, dai monti. La posizione strategica della Liguria, soprattutto della riviera di levante, permette di spingere con maggior facilità i segnali verso il continente americano ma non sono mancate, in questi miei due anni di attività, anche le occasioni di arrivare verso oriente. Non è stato banale e ho dovuto affinare molto la strategia più che la strumentazione, poiché quest'ultima è già ridotta all'osso per il minimo peso e la massima resa e va solo fatta fruttare.
Qualche giorno fa Stefano IZ1OQU ha scritto un bell'articolo sui progressi che sta facendo nel mappaggio della rete sentieristica alle spalle di Chiavari. Oltre che essere un hobby divertente, sano e decisamente low cost, quello di "mapper" e' un servizio molto importante che ha come effetto immediato quello di tener traccia di ogni vecchio sentiero, mulattiera, guado presente sul nostro territorio, e, come effetto secondario, attraverso la condivisione del proprio lavoro, quello di portare altre persone su questi sentieri e, in poche parole, conservare un patrimonio che si e' tramandato per generazioni e ora rischia di andar perduto a causa del progressivo abbandono delle nostre belle colline e valli da parte della popolazione.
All'inizio del 2011 Gabriele IZ1KSW ha cominciato a usare il GPS per le proprie escursioni e lentamente me ne sono interessato pure io, al punto che pochi mesi dopo ne comprai uno identico: semplice e pratico per i miei scopi, ossia non perdermi e tracciare i miei percorsi. Sono molti i risvolti di questo strumento che non dovremmo sottovalutare che secondo me giustificano la spesa percui tutti gli appassionati di trekking e mountainbike dovrebbero dotarsene. Da quando lo ho, credo di aver incrementato la percentuale di uscite a zonzo su sentieri di oltre il 500% con relativa esperienza di conoscenza del territorio. Ma ora cercherò di descrivervi al meglio i pregi di questa strumentazione.
Stavo pensando da tempo di andare a visitare questo sentiero che partendo dal centro abitato di Rapallo si inerpica sulla collina fino a raggiungere il santuario della Madonna di Montallegro, per poi percorrere i crinali dei monti e tornare a Chiavari. E' un sentiero storico della Liguria di levante e il santuario è meta di pellegrini tutto l'anno. Alcuni anni fa il percorso è stato sistemato e, non avendolo mai fatto, ho deciso finalmente di lanciarmi sfruttando questa fine inverno più simile a una mezza stagione viste le temperature attorno ai 14 gradi. Parto in solitaria, ore 9:45 da Rapallo e più precisamente dalla Chiesa di S.Francesco che si trova nella prima piazza rapallina là dove c'è il castello sul mare. Un cartello indica i segnavia da seguire (due croci rosse) e sancisce 2 ore di percorrenza. Per i primi 150 metri di dislivello il percorso è caratterizzato da mulattiere e salitine che si snodano tra le abitazioni, dapprima condomini e poi villette. Finite le case, in una zona da cui siamo abbastanza alti per vedere la parte occidentale del Golfo del Tigullio, la mulattiera diventa sentiero a tutti gli effetti.