Il rispetto, sia esso nei riguardi degli altri corrispondenti o per il band plan, sta diventanto sempre più una rarità in ambito radiantistico. Le eccezioni soppiantano le regole e le convenzioni vengono sempre più spesso considerate alla stregua di consigli che qualche noioso burocrate si è inventato per complicarci la vita. Rimanendo in tema di band plan, mi viene in mente la regola base che tutti gli OM dovrebbero conoscere e rispettare che è quella delle frequenze assegnate al modo CW e quelle dedicate alle emissioni in banda laterale. Tutti hanno avuto per le mani un band plan, c'è chi se l'è studiato, e chi, come me, avendo una pessima memoria, se l'è stampato e lo tiene affisso in stazione. Allora qualcuno mi spieghi perchè, in occasione di contest prestigiosi come il CQWW tale divisione diventa elastica estendendosi oltre al limite superiore nella tornata CW e sotto il limite inferiore per quella SSB... certo, non è facile trovare spazio per tutti i partecipanti, specie quando ci sono di mezzo potenze da "contest" con emissioni simili a quelle delle FM broadcast... ma c'è il contest.
Ora, capite bene che se la sacra convenzione tra i telegrafisti e i fonisti va a farsi benedire così facilmente, cosa puo' succedere a una manciata di frequenze dedicate al QRP? La risposta è fin troppo facile: esse non vengono minimamente considerate in giornate di contest, e raramente gli OM se ne ricordano durante giornate normali. Il discorso naturalmente varia da banda a banda e da modo a modo. Se in 10 metri CW 28.060 è praticamente sempre libera, anche in periodi di propagazione, in 20 metri fonia trovare spazio per stazioni QRP non è affatto così scontato. Per chi opera in QRP questo è piuttosto frustrante, per chi fa SOTA poi, è anche peggio visto che può capitare di camminare per ore al freddo o sotto il sole battente per poi rendersi conto che la banda prescelta è impraticabile per via di un contest. Se aggiungiamo che di contest ce n'è tutti i weekend e che i sotisti si muovono prevalentemente nei weekend, si capisce perchè molti si rifugino sulle bande WARC o magari, dopo un paio di uscite, rinuncino perchè "ho chiamato per 1 ora ma nessuno mi ha sentito".
A questo punto ci sono due considerazioni da fare. Prima di tutto non dimentichiamoci mai che il QRP è un arte e, come tale, non è per tutti. Ci vuole pazienza, esperienza e un pizzico di astuzia quindi personalmente ritengo che, per dirne una, fare QRP in fonia su certe bande sia solo una perdita di tempo e di energie, meglio scegliere una banda meno affollata o dove si è più certi di trovare ascoltatori che abbiano voglia di rispondere ad una chiamata con S sotto il 9+60... avete certamente capito a che bande mi sto riferendo. La seconda considerazione è che, come dicono dall'altra parte dell'oceano, "use it or lose it" che tradotto grossolanamente diventa "o le usi (le frequenze QRP) o le perdi". Questa considerazione ha come diretta conseguenza che usando una frequenza assegnata al traffico QRP per fare effettivamente traffico QRP, le altre stazioni che "non lo sapevano" o che "se n'erano dimenticate" possono iniziare a riconoscere tale frequenza come "riservata" e (forse utopico) magari lasciarla libera anche in caso di contest.
Ben venga quindi l'iniziativa del QRP respect day che, organizzata grazie alla collaborazione della sezione ARI Valle del Liri, si è rapidamente estesa grazie ai social network coinvolgendo molte tra le più prestigiose associazioni internazionali quali G-QRP, I-QRP, DX-coffee e le nostrane wattpermiglio e sotaitalia. Il 27 Luglio 2013 si terrà quindi il primo Party HF portatile QRP dove verranno incentivati e premiati i collegamenti a bassa potenza nel rispetto delle frequenze QRP delle bande 40, 20, 15 e 10 metri. Potete trovare il regolamento completo sul sito.
Dar vita a tali frequenze per un giorno non è naturalmente sufficiente però può essere un punto di partenza per costruire con il tempo una maggiore conoscenza e rispetto per gli operatori QRP. Non dimentichiamo inoltre che il QRP sta vivendo un periodo di grande fermento, questo è un buon segno che va incentivato in particolare tra gli operatori più giovani. Il QRP è una palestra per buoni operatori, uno dei pochi "luoghi" dove non vige la legge dei più forte e che mi fa ben sperare per il futuro della nostra splendida attività.