Uno dei luoghi montani a cui sono maggiormente legato è certamente la Valsassina. Qui, durante i miei anni vissuti a Milano, venivo spesso nei week end per godere dei magnifici paesaggi e della natura incontaminata a due passi dal capoluogo lombardo. Sabato scorso il caso ha voluto che, dopo oltre 4 anni di lontananza dai quei luoghi, un impegno mi portasse proprio in Valsassina. Non c'è voluto molto per decidere di prolungare la mia permanenza in valle anche Domenica e di approfittare del bel tempo per salire su una cima per me nuova ma di certo tra le più famose della valle: la Grignetta (o grigna meridionale). La maggior fama deriva senz'altro dalle tante vie alpinistiche che percorrono le sue guglie, qui anche ieri era possibile scorgere piccoli puntini colorati aggrappati a queste pareti verticali che solo a guardarle sembrano austere ed inacessibili: per chi arrampica questo dev'essere un paradiso ma anche per il semplice escursionista le soddisfazioni non mancano.
La via più semplice per raggiungere la cima è il sentiero 7 o Cresta Cermenati, è la via normale per raggiungere la vetta, non presenta difficoltà alpinistiche anche se il dislivello, coperto con una pendenza costante e decisamente ripida, può risultare proibitivo in assenza di un'adeguata preparazione. Gli abeti attorno al rifugio Porta (circa 1400 metri) finiscono molto presto e il sentiero sale in modo deciso mostrando subito le difficoltà tipiche di un percorso su roccia calcarea: molte pietre mobili con il rischio di causare, con il passaggio, scariche che potrebbero mettere in pericolo gli escursionisti più in basso. La parte finale dell'ascesa è completamente scavata nelle rocce e qui è indispensabile fare attenzione a non muovere pietre, sotto di noi ci sono altri escursionisti e l'ascesa qui è davvero molto ripida. Arrivati alla vetta la vista spazia a 360 gradi, sotto di noi il ramo lecchese del lago di Como, la Valsassina e la pianura padana verso sud. Si vedono le cime svizzere con ghiacciai che non riesco a distinguere e, verso ovest le alpi piemontesi... la sintesi di ciò che offre la montagna italiana dal punto di vista paesaggistico è rappresentata alla perfezione sulla Grignetta, sono le 10.30 l'ora di iniziare a fare qualche chiamata!
Per necessità ho deciso di salire solo con il palmare per le VHF e di fare qualche chiamata in FM, scelta decisamente azzeccata visto che il percorso e il dislivello non avrebbe consentito il trasporto di tanta attrezzatura e la cima era estremamante affollata di escursionisti che magari non avrebbero gradito la presenza di antenne di grandi dimensioni ad ostruire la vista. Le chiamate a 145.500 Mhz si dimostrano subito fruttuose e metto a log in circa un ora una decina di stazioni da zona 2, zona 1 e dalla vicina svizzera. Deliziato dal paesaggio mi godo i QSO con i corrispondenti che si dimostrano interessati e in certi casi addirittura invidiosi dello spettacolo che posso godere dalla vetta. Il palmare e la sua batteria regge bene ma dopo un ora decido che è il momento di iniziare la discesa che si dimostra molto faticosa a causa del terreno sassoso e ripido.
Prima di salire in macchina alla volta di casa, un'ultimo sguardo va al bel profilo della Grignetta che si erge alle mie spalle su un cielo blu cobalto. Sono felice di essere tornato si questi monti e di aver avuto la fortuna di godere ancora dello splendido paesaggio della Valsassina in una giornata di inizio ottobre straordinariamente calda e tersa.